Raffaele Capuana

Il rosso è un colore che non conosco

Inaugurazione: Giovedì 18 maggio 2023, alle 18.30
In mostra dal 19 maggio al 27 settembre 2023

Ho incontrato per la prima volta la pittura di Raffaele Capuana sfogliando le pagine dell’Osservatorio Outsider Art (n. 20) dove l’importante testo di Giorgio Seveso ne sottolinea il talento e i fantasmi della mente. Poi ho incontrato Paolo Pocchini che in passato aveva già dedicato due mostre a questo artista siciliano, milanese di adozione. Ne ho condiviso la meraviglia. Osservando le opere da vicino, toccando le carte, certo il talento era fuori discussione, ma l’impatto è stato sorprendente: mi sono sentita trasportata dalla profonda visionarietà di quelle immagini, dalla magia dei gesti ripetuti, dal fascino della sua creatività.

Gli Autoritratti, le teste e le lische di pesce testimoniano un insondabile tormento, una continua introspezione interiore da cui sgorga la fascinazione delle sue immagini. La decisione è stata immediata. Siamo onorati di dedicare una personale a questo artista straordinario.

E ringrazio Pocchini per aver reso questa mostra possibile. Capuana continua a girare intorno alle sue immagini con una tecnica straordinaria e una profonda visionarietà. E così facendo rivela il proprio mondo fantastico e il proprio modo di percepire e trasformare la realtà. L’artista si serve di una libertà di espressione eccezionale per esprimere i simboli di una vita non facile e non felice. Simboli che sembrano interrogare lo spettatore incantato dalla potenza di quelle emozioni.

“Ho l’impressione che nell’opera di Capuana e nella sua singolarità espressiva vi sia anche questo valore di registrazione degli impulsi più profondi del suo animo – scrive Seveso – che nel dipingere e nel ridipingere (nelle sue ‘macchie’ insomma) egli in un certo modo, abbia proiettato e fissato dei punti fermi della coscienza, abbia definito delle personalissime tavole d’orientamento, delle coordinate emotive nella tormentosa geografia del quotidiano”.