Mauro Gottardo

Effetti collaterali

Inaugurazione: Mercoledì 7 novembre 2018, alle 18.30
In mostra dall’8 novembre 2018 al 31 gennaio 2019

A dare il titolo alla mostra Effetti collaterali”, unopera del 2001, composta da 19 fogli. Su ogni foglio in lettering rosso vengono elencati gli effetti collaterali di un farmaco (unanfetamina che favorirebbe il dimagrimento). Le scritte sono tutte collegate a unopera darte attraverso il braccio dellartista (quello sinistro), disegnato tutte le volte a mano, con un pennarello Pilot. Sul braccio, ripetuto sempre identico, si nota un tatuaggio che deriva da unimmagine giapponese della carpa (il pesce che come il salmone risale la corrente). E lartista confessa di essere rimasto affascinato dai tatuaggi dei camionisti del Frejus che passavano vicino a Bardonecchia e che incontrava al bar.
Gottardo è un lettore famelico che spesso prende spunto dalle sue letture per creare opere come storie. I quattro fogli di Inverno scettico” (2004) sono ispirati dalla lettura di Emil M. Cioran, uninfluenza decisiva, quasi terapeutica” dice lartista mentre srotola i fogli e sottolinea il sarcasmo dello scettico, malato di dubbio, cinico, la grottesca che sghignazza”. E poi, la frase dellEcclesiaste… “Il capriccio del perverso” (2003) dallo stesso titolo di un racconto di Edgar Allan Poe (The Imp of the Perverse”, in realtà tradotto in italiano in Il genio della perversione”) è un rotolo di circa tre metri dove luomo che delinque viene colto da un impulso autodistruttivo. E poi ancora Il cuore è infido sopra ogni cosa e non vi è rimedio” (2004) da una frase tratta dalla Bibbia, fino a risalire allinizio della sua carriera con gli scocthages (1993-1996) daprès lart scotch di Gil J. Wolman.

Gottardo (Bardonecchia 1965) vive a Torino. Durante un periodo di lavoro come tipografo scopre lamore per larte grafica e per il lettering a cui si dedica interamente dalla fine degli anni Novanta. Solitario, lavora alla sue carte” in una piccola stanza ricoperta di fogli. Nelle sue opere riesce a creare lillusione dellintervento tipografico, anche se realizza tutto a mano libera, prima con la penna Bic, oggi con il pennarello Pilot. Con la dedizione di un amanuense medioevale, realizza veri e propri cicli narrativi, utilizzando lunghi rotoli di carta ricoperti da didascalie, disegni e collage: opere che richiedono anche anni di lavoro. Mauro è un narratore simbolico di un mondo ricco di riferimenti esoterici, icone, sogni e paure, citazioni culturali. A spingerlo unimmaginazione libera, tesa a ricordare o inventare dettagli”, insieme con lesigenza di creare unopera darte totale nella quale i disegni con la penna sfera, i collage e gli aforismi risultino indissolubilmente uniti.