Furtiva e selvatica come una cerva

Capolavori dellArte Irregolare italiana

Inaugurazione: giovedì 7 maggio 2015, dalle 18.30
In mostra dall
8 maggio all8 luglio 2015
Finissage: mercoledì 8 luglio 2015, dalle 18.30

A un anno esatto dallapertura, Maroncelli 12 vuole celebrare il suo primo anniversario con la mostra Furtiva e selvatica come una cerva. Capolavori dellArte Irregolare italiana”. Un omaggio anche alla città di Milano in occasione dellExpo 2015, per contribuire al messaggio di nutrire” il pianeta, con il cibo dellanima che lArt Brut sa offrire. Con una selezione delle opere di sette maestri italiani (Umberto Bergamaschi, Curzio Di Giovanni, Pietro Ghizzardi, Agostino Goldani, Tarcisio Merati, Franca Settembrini, Carlo Zinelli), la galleria inaugura il 7 maggio una collettiva che mette in mostra una trentina di dipinti, tra i lavori più rappresentativi dellArte Irregolare.

Labitudine a inserire il soggetto della composizione allinterno di una forma chiusa e circolare gli è arrivata per caso mentre era concentrato nel copiare una moneta. Umberto Bergamaschi (1954) ne rimase così soddisfatto da non abbandonare più quella forma circolare. Ogni soggetto è presentato come una pura effigie, figure elegantemente stilizzate, senza profondità, in un universo fetale dove spazio e tempo non esistono. Questa volontà di astrarre ed emarginare gli elementi dalla realtà riflette la tendenza dellautore a cercare rifugio in un universo silenzioso e protetto.

Curzio Di Giovanni (1957) dal 2001 frequenta latelier di pittura Adriano e Michele e i suoi lavori acquisiscono nel tempo grande sicurezza del segno grafico. I suoi personaggi, resi in modo segmentato come in un mosaico, risultano deformati anche per il contrasto tra il tratto nitido e il colore steso anche oltre il confine della figura.

Nato a Viadana (1906-1986), di origini umili, Pietro Ghizzardi porta fin da subito nella sua pittura limpronta della vita dura del contadino. Dipingere era per lui un modo per godersi la vita, per ritrarre la sua inconscia attrazione verso luniverso femminile. Comincia a dipingere su cartoni di recupero, da ambo le parti, e a causa dellindigenza usa fuliggine, mattone tritato, terre, ocre, bacche ed erbe.

Agostino Goldani (1915-1977) vive i primi trentanni della sua vita tra difficoltà economiche, la guerra, il lavoro in Libia, fino a rimanere coinvolto in un bombardamento che lo lascia illeso ma duramente provato. Da quel momento si ritira in una stanza e scopre la pittura. Per quasi trentanni vince la sua angoscia dipingendo migliaia di cartoncini di piccolo formato: ritratti straniati, gruppi di persone incapaci di comunicare ma espressione del suo inconscio.

Tarcisio Merati (1934-1995) si ribella presto alle condizioni disagiate e allo stile di vita della sua famiglia. A 25 anni subisce un tracollo psichico: la miseria, le liti in famiglia, un lavoro non amato lo rendono vulnerabile. Lui reagisce scegliendo un nuovo ruolo sociale, in preda a un delirio di onnipotenza. Nel 1959 entra per la prima volta nellospedale neuropsichiatrico di Bergamo e dal 1975 scopre la pittura: immagini di un suo personale alfabeto, uccelletti”, macchinette”, in unesplosione di colori.

Grande protagonista dellArt Brut, Franca Settembrini (1947-2003) a 11 anni, viene ricoverata nellOspedale psichiatrico di Firenze. Dal 1976, per dieci anni, frequenta il laboratorio di attività espressive La Tinaia dipingendo con molta energia anche se in maniera discontinua. Riprende i pennelli in mano nel 1992 nellatelier di pittura dellOspedale psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stiviere dove viene trasferita in seguito a un piccolo furto, per ritrarre il suo universo femminile fatto di bambine e giovani donne dalla folta capigliatura, soli accesi, uccelli dalle piume colorate.

Carlo Zinelli (1916-1974) è lartista brut italiano più noto e collezionato allestero, il primo a essere entrato nella collezione di Jean Dubuffet grazie alla segnalazione dello psichiatra Vittorino Andreoli. La sua vicenda artistica si intreccia con lesperienza dello scultore scozzese Michael Noble che nel 1957, sotto la direzione di Cherubino Trabucchi, apre nellospedale psichiatrico di Verona (dove lautore è ricoverato da dieci anni con la diagnosi di schizofrenia paranoide) un atelier di pittura. Zinelli frequenta il laboratorio con assiduità riempiendo le sue tele di figure stilizzate, animali, uccelli, fino alla chiusura dellospedale nel 1971 e al suo trasferimento in unaltra struttura.